Oltre le intenzioni
La saggezza nel sangue [Wise Blood] (1952) – Flannery O’Connor

E’ difficile parlare di questo libro.
Iniziato quasi per caso su sollecitazione altrui, proseguito un po stancamente e poi nel finale letto con avidità.
Quasi come la ricerca ossessiva del protagonista, sulle sue tracce, nella sua follìa.
La scrittura della O’Connor e’ incisiva, scolpisce delle figure di derelitti che rimangono stampate nella memoria, con uno stile semplice, netto, nitido e asciuttissimo.
Tutta la storia secondo me va oltre le intenzioni della mano che l’ha scritta: voleva essere un romanzo “comico” che inchiodasse al muro l’evangelismo americano, scritto da una intransigente cattolica, ma finisce per essere una storia paradigmatica che mette alla gogna tutte le ossessioni religiose.
La faccia di un’america inguardabile, che si trascina lungo strade polverose tra personaggi abietti e sgradevoli, imbonitori, venditori e predicatori folli, uno squarcio sulla disgregazione umana, sulla spasmodica e comunque inutile ricerca di redenzione.
Un romanzo importante, un libro scomodo, che inquieta, e che non si riesce a spiegare facilmente a parole.