Italiano 2.0

L’italiano 2.0 è un mediocre, un fannullone, intellettualmente canide.
Tendenzialmente vuole raggiungere dei risultati non studiando e vuole prendere uno stipendio non lavorando.
L’invidia è il suo sentimento base: invidia quello coi soldi, quello che è arrivato, ma invidia anche quello in basso nella scala sociale: straparla di immigrati col telefonino e pensa che in galera si campi la gente con televisori da millemila pollici e vasche Jacuzzi. A spese sue, ovviamente.
E’ rissoso, perennemente incazzato col mondo, ma pronto a chinare la testa per ottenere quello che vuole. E’ sempre pronto a salire sul carro del vincitore, a fare il tifo davanti alla TV e dietro a una tastiera.
In TV guarda la D’Urso, il Grande fratello e tutta una serie di macchiette umane che lo fanno sentire migliore degli altri e lo mettono in grado di giudicare senza provare nessun senso di colpa.
E’ un sostanzialmente un pecorone che corre dietro a qualsiasi moda del momento, e qualsiasi leader dalle soluzioni facili e dalle ricette pronte. Soprattutto incolpa sempre qualcun altro dei propri problemi.
Perché fateci caso: l’italiano 2.0 non sbaglia mai.
La sua idea è di difendere qualsiasi briciola di privilegio urlando “prima gli italiani”, odia il merito perché odia impegnarsi in qualcosa e faticare, così come sentirsi in competizione e quindi giudicato. I connazionali che la pensano diversamente sono costretti ad andarsene altrove per non essere scavalcati da chi raccoglie favori.
Odia gli intellettuali o chiunque abbia studiato in quanto “professoroni” che si permettono di ricordargli che lui è ignorante come una capra. l’italiano 2.0 vorrebbe avere la stessa autorevolezza di chi ha studiato una vita anche quando si parla di scienza, economia o problemi complessi.
L’ italiano 2.0 inveisce contro gli extracomunitari, contro i barboni, i negri, gli zingari, contro i più deboli, gli ultimi degli ultimi. Perché essere poveracci è uno stigma, una colpa ai suoi occhi. Quindi crepino pure in mare, affoghino loro e i loro figli.
l’Italiano 2.0 vive in un paese culturalmente e socialmente arretrato, schiacciato su ideali beceri e pecorecci fatti di spavalderia di facciata ed enorme vigliaccheria.
L’Italiano 2.0 è come Alberto Sordi nei Vitelloni di Fellini che spernacchia i lavoratori (“lavoratoriiiiiii?!? Prrrrrrrrr”) ma solo perché è sull'auto e poi se la fa addosso e scappa gambe in spalle quando l’auto gli si ferma due metri più in là…

L’italiano 2.0 augura la morte su facebook per impalamento alla Rachete e prima di lei alla Boldrini (essere donne è sempre una aggravante), poi presi con le mani nel sacco piangono lacrime di pentimento e chiedono scusa in ginocchio… Infine, una volta tornati a casa, ricominciano come prima a scrivere frasi indecenti.
Perché protetti nelle 4 mura di casa possono fare quello che gli pare: anche armarsi fino ai denti e sparare e ammazzare chiunque o picchiare a morte moglie e figli. Perché all'italiano 2.0 puoi dire tutto ma non certo come si deve comportare: sono sempre e solo “cazzi suoi”, non puoi correggerlo, neanche se ti taglia la strada o butta un frigo o un divano in mezzo a una strada. Guai.
All'italiano 2.0 piace la figura dell’uomo forte e della provvidenza, il capitano o il leader invincibile ma la storia insegna che se al capo di turno gli volta le spalle la fortuna, in men che non si dica viene scaricato e salta sul carro del più forte per ricominciare tutto da capo.
L’italiano 2.0 è rancoroso, opportunista e scalatore senza pietà se c’e’ da approfittare della debolezza di qualcuno ma pronto a gridare all'ingiustizia quando gli viene fatto lo stesso trattamento.
“Chiagne e fotte” come dicono a Napoli. Forte coi deboli, debole coi forti.
L’italiano 2.0 non è quasi mai sul posto di lavoro e si fa timbrare il cartellino Ma se c’e’ da fare festa è sempre in prima fila.
Enuncia, promette, giura, straparla come straparlano i suoi simili nei bar.
L’Italiano 2.0 vota Lega e FDI.
Non essere il solito italiano. Sii un italiano migliore.